Le Busche è uno dei bianchi più “antichi” della produzione Umani Ronchi. Nasce nel 1986 dal vigneto omonimo, quale uvaggio di Chardonnay, Verdicchio e un piccolissimo saldo di Sauvignon Blanc abbandonato alla fine degli anni ‘90.

Oggi Le Busche si presenta come uno Chardonnay di grande lignaggio, elegante, solido, minerale, come il nostro territorio sa far nascere.

Contiene solfiti

Il vigneto, che è stato impiantato nei primi anni ‘70, è esposto ad est, a circa 300 metri sul livello del mare. Il terreno è molto profondo, franco argilloso, con una fertilità piuttosto scarsa, e quindi molto vocato alla produzione di vini di qualità. La resa è compresa tra i 60 ed i 70 q.li per ettaro.

La vendemmia è eseguita a mano, con le uve raccolte e trasportate in casse. Lo Chardonnay matura tra la fine di Agosto e i primi giorni di Settembre.

Vinificazione: Dopo una pressatura soffice, il mosto fiore viene repentinamente raffreddato per poi essere decantato in maniera statica. La fermentazione alcolica si svolge in tonneau usati per circa 10‐15 giorni, in locale termocondizionato, e successivamente, il 40% del vino passa attraverso la fermentazione malolattica.

La fase di affinamento dura circa 6 mesi durante i quali, eseguendo batonnage settimanali, il vino rimane a contatto con i lieviti di fermentazione. Le Busche riposa per ulteriori 6 mesi in bottiglia.

Note dell'enologo

Dal colore giallo dorato, con riflessi verdognoli,

al naso è un vero mazzo di fiori di campo, margherita e camomilla, intenso e ampio, su un fondo di vaniglia e frutta esotica leggermente speziato.

Ingresso morbido e vellutato, corpo importante e flessuoso, con finale lungo e persistente su toni aromatici e minerali.

Abbinamenti: Ideale con piatti di pesce in salsa, carni bianche e formaggi non troppo stagionati.

Bicchiere di servizio: Calice di media ampiezza a tendenza sferica, per consentire una migliore percezione degli aromi complessi. L’apertura diritta valorizza il vino in bocca, dirigendolo nelle parti laterali e posteriori della lingua, per poi giungere alla punta e valutare in modo complessivo la sua morbidezza.