Giovanni e Federico credono nel potenziale d’eccellenza del loro terroir viticolo seguendo un metodo: osservare, osservare per intuire e poi credere.
Consapevoli del tesoro racchiuso nei terreni della zona, nel 1964 Adrio e Arnaldo Pesaresi danno vita a un attività agricola, dedita alla coltivazione di piante da frutto e vigneti: nasce così la Casa Vinicola Pesaresi in questo palcoscenico di rara bellezza, il Conero appunto, che comprende un tratto di costa dell’anconetano .
Circa 20 anni fa il testimone dell’azienda di famiglia passa a Federico e Giovanni Pesaresi i quali credono nel potenziale d’eccellenza del loro terroir viticolo; impiantano nuovi vigneti e impostano una cantina più tecnologica ma rimanendo legati alla tradizione con un personale modo di vinificare.
La vigna sul plateau del Trave è frutto del loro metodo di vignaioli per vocazione con l’intento di trasferire in bottiglia la passione per la Vite e la Vitalità che il loro terroir esprime.
La caratteristica scalinata interamente in legno posato manualmente, consente di accedere dalla Cantina alla Vigna nel suo corpo principale, che annovera in gran parte filari di vite di Montepulciano e filari di vite Trebbiano, Malvasia, Verdicchio ed una consistente sequenza di filari di Sauvignon blanc.
Il secondo e più recente vigneto è situato sul pianoro del Trave dove i filari di Montepulciano corrono perpendicolari alle onde del sottostante mare Adriatico.
L’Azienda ha terminato il percorso per acquisire la certificazione sulla conduzione dei vigneti secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Dalla vendemmia tutta la produzione sarà biologica.
"Salve, siamo una piccola cantina, lavoriamo i nostri vigneti con rispetto della natura,
trasformiamo il sole in vino, lo facciamo riposare nelle migliori barrique e lo mettiamo in bottiglia per farlo godere nei vostri momenti quotidiani o di festa.
Possiamo anche darvi un esperienza unica, portandovi a degustare i nostri vini nel vigneto panoramico, dove nel periodo estivo organizziamo feste"
Varano frazione di Ancona è considerato dai viticoltori precursori che collaborarono alla realizzazione del disciplinare della DOC Rosso Conero (istituita nel 1967) il cuore della vocazione viticola, dell’areale prospicente il Monte Conero.
La particolare composizione argilloso-calcarea dei terreni, la giacitura collinare, l’esposizione a sud-ovest e la ventilazione del prospicente mare Adriatico contribuiscono alla definizione di un microclima molto favorevole alla coltivazione della vite in particolare quella del Montepulciano che in loco fino alla metà del Novecento veniva chiamato Cordisco.
