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Una storia che si rinnova di anno in anno arricchita da numerosi premi e riconoscimenti e da una moltitudine di etichette diverse per soddisfare i palati più esigenti.
Cresciuto apprendendo il mestiere di vignaiolo sin da bambino.
Essendo questo mestiere basato su un rapporto molto personale con la terra in cui sono nato, non è semplice trasmetterVi ciò che produrre vino rappresenti per me e quanto mi abbia arricchito nel tempo, consentendomi di diventare ciò che sono.
Per chi non è nato a contatto con la campagna, sarà quasi impossibile capire quanto sia profondo il rapporto che lega noi Marchigiani al territorio e quanto questo mestiere ci ha permesso di rappresentare la nostra terra nel mondo. Fare il vignaiolo mi ha consentito di andare al di là della mia cittadina, mi ha fatto viaggiare e scoprire il mondo con gioia, con la possibilità di conoscere un’infinità di persone che mi hanno aiutato a guardare le cose con un’altra prospettiva.
Questo mestiere mi ha permesso non soltanto di accrescere la mia cultura vinicola e confrontarmi con l’industria del vino a livello globale, ma mi ha permesso di apprendere, ascoltare e capire chi avessi ogni volta davanti a me, creando un rapporto al di là dello scambio economico, ma un vero e proprio scambio culturale tra diverse regioni a livello nazionale e tra diverse nazioni a livello internazionale aprendomi le porte ad un panorama oltre ogni limite.
E’ grazie a mio padre Giulio se sono riuscito in questa avventura perchè fu proprio lui ad insegnarmi ad andare oltre alle paure che sono presenti nella retorica provinciale, cercando di essere positivo nei confronti della vita e di tutte le sfide che ci porta.
Dopo 20 anni dall’inizio, non ho mai perso la voglia e il desiderio di divertirmi a fare ciò che faccio, arrivando a scoprire che questo mestiere ha forgiato un vero e proprio universo per me e per la mia famiglia.
Devo tutto questo al constante impegno di tutti noi, specialmente a mia moglie che si occupa di tutta la comunicazione e le vendite. Inoltre mia madre, mia sorella e a mio cognato, che si adoperano con grande dedizione. Il frutto di questo impegno ha portato il nostro vino nei più grandi circuiti internazionali e sulle tavole dei miglior ristoranti: questo è ciò che in definitiva ci ripaga del grande sacrificio che facciamo.
La cantina è strutturata con nuove tecnologie di lavorazione relative sia alla fase di pre-fermentazione che post-fermentativa. È dotata infatti di moderni e razionali fermentini in acciaio, tini troncoconici di fermentazione in rovere francese, tutto a temperatura controllata per la vinificazione dei vini rossi di qualità e piccoli fusti in legno per “l’élevage” dei vini in fase di affinamento.
La Riviera del Conero si costituisce attorno al Monte Conero, che si erge sul mare Adriatico; promontorio di grande bellezza e dai terreni fecondi, il Conero mostra all’occhio dolci pendii che scivolano nell’azzurro del mare, creando un microclima particolare e adatto allo sviluppo dei vitigni che hanno dato origine al Rosso Conero, la varietà principale che troverete presso l’Azienda Strologo.
Qui l’uva cresce tra le colline riscaldate dai raggi del sole e gode di temperature miti date dalla vicinanza al mare.
Come tutti quelli del Conero, i terreni dei vigneti del Rosso Conero sono da calcarei a molto calcarei su una base argillosa, confacenti alla coltivazione del Montepulciano.
I 14 ettari di proprietà, esposti a sud adiacenti al monte Conero ad un’altitudine di 230m slm. sono investiti a vigneto. I vecchi impianti hanno una densità di poco superiore a 2000 ceppi per ettaro mentre i nuovi sono vicini a 5000 ceppi per ettaro.
L’allevamento è a tralcio rinnovabile con potatura di tipo Guyot e a cordone speronato.