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è un’arte, soprattutto quando è naturale.
Territorio, terracotta, fuoco e acciaio sono i nostri elementi.
Li vogliamo rivivere nelle nostre tradizioni, prendendo il meglio e portandolo ad oggi.
Vinifichiamo con l’utilizzo di vasi vinari in acciaio, terracotta e legno, con la volontà di scoprire e valorizzare tutto il ventaglio aromatico di vitigni coltivati.
L’uso di recipienti in terracotta per contenere il vino risale a circa 8000 anni fa, quando nell’area transcaucasica venivano usate per elaborare una delle prime creazioni dell’artificio umano.
L’utilizzo della terracotta si è poi diffuso tra tutte le popolazioni del mondo antico, ma si è perduto nel medioevo, soppiantato dalla botte in legno e dalla barrique.
Oggi viene riscoperto da Castrum Morisci, che ne declina l’uso alla valorizzazione dei propri vitigni e delle proprie uve. All’interno di questi recipienti, con lunghe macerazioni delle bucce riusciamo ad estrarre tutta la complessità di sentori e aromi specifici dalle uve.
Il vino affina di nuovo in anfora, per trovare i profumi e gli aromi che lo rendono unico, grazie allo straordinario isolamento termico e alla micro-ossigenazione dovuta alla porosità della terracotta.
La prima cantina nelle Marche a produrre vini con l'etichetta in braille per non vedenti e ipovedenti.
In anfora
Vinificazione - Lavorazione a freddo delle uve, fermentazione spontanea in anfora con lieviti indigeni.
Affinamento - In anfora con batonnage per 6 mesi
In acciaio
Vinificazione - Lavorazione a freddo delle uve, decantazione statica e fermentazione in acciaio.
Affinamento - “Sur lie” per 6 mesi
La Marca è dove siamo nati, ed è la terra che viviamo. La Marca, le colline e il mare, i Sibillini e l’Appennino, il bosco e la campagna.
Una paesaggio di una bellezza indimenticabile, difficile da descrivere. Un paesaggio che attinge la sua bellezza dal che con le sue asperità non è stato facile addomesticare, e coltivare. I nostri nonni e i nostri avi lo hanno fatto. La bellezza è una responsabilità. La bellezza del paesaggio.
L’azienda agricola, profondamente orientata al biologico, si estende su 7,5 ettari di vigneto fra le dolci colline dell’entroterra marchigiano, coltivate a viti e da campi che in primavera inoltrata sono gremiti di girasoli.
Moresco un borgo medievale di Moresco dal nome vagamente esotico è un piccolo gioiello! Non a caso inserito nel club "I borghi più belli d'Italia"!