L’autoctonia e la territorialità rappresentano ai giorni nostri prerogative imprescindibili per l’affermazione di un vino, a tal punto che a volte resta difficile comprendere quanto il marketing sostituisca madre natura nel caso in cui tali caratteristiche siano in evidente difficoltà di espressione.
Noi abbiamo la fortuna di non dover fronteggiare questo problema , avendo la possibilità di usufruire per le nostre produzioni del supporto determinante di un complesso microclimatico e pedologico assolutamente unico quale quello dell’Alta Valle dell’Esino
.Clima continentale e grandi escursioni termiche… Tutte le altre grandi valli marchigiane sono posizionate in direzione Ovest - Est: nascono nei monti dell’Appennino e si estendono fino ad arrivare perpendicolari al mare Adriatico, mitigando il loro clima grazie all’apporto della brezza marina.
Ben diversa è la situazione di questo splendido “catino” chiuso al mare, in cui si sviluppano condizioni di clima continentale, con grandi escursioni termiche giornaliere e stagionali, che rendono assai più ardua la coltivazione della vite, ma decisamente sorprendente dal punto di vista qualitativo, poiché tali difficoltà si trasformano in assolute eccellenze dal punto di vista sensoriale, permettendoci di avere vini complessi, austeri e votati ad evoluzioni gustative nel tempo assolutamente uniche nel panorama italiano.
Se poi a tutto ciò uniamo le peculiarità pedologiche di terreni di natura fossile e ricchissimi di elementi minerali, legati alla presenza nel periodo Paleolitico di acqua salata, che vanno a conferire al prodotto finale delle caratteristiche di acidità, freschezza e sapidità totalmente irriproducibili altrove, ecco che ci troviamo di fronte ad un quadro finale di unicità ed eccellenza che solo madre natura sa dipingere.