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I vini sono frutto di una rara e preziosa sinergia in cui tradizione, tipicità e moderne tecnologie si rincorrono per rendere completa la loro piacevolezza.
Nella metà dell’800 la famiglia Marotti acquistò la proprietà nella contrada Sant’Amico di Morro d’Alba e vi edificò la villa come centro dell’Azienda mezzadrile. Da un estratto del Giornale di Agricoltura del 1886 si legge del primo vigneto di Cesare Marotti da “…8.000 piante poste alla distanza di 1,20 metri per 1 a sistema Gouyot”. All’epoca la coltura principale era il grano assieme ad altri seminativi, ma negli anni e con i passaggi generazionali, assecondando la vocazione di questa terra, si è preso un indirizzo prevalentemente viticolo.
Nel 1991 Giovanni Marotti Campi iniziò un progetto di ammodernamento dei vigneti razionalizzando la produzione e concentrandola sui due vitigni più rappresentativi e tipici della zona, il Verdicchio ed il Lacrima di Morro d’Alba.
La sua passione per questa terra e per la proprietà di famiglia lo spinsero a costruire la moderna cantina nel 1999 ed insieme a sua moglie Francesca e a suo figlio Lorenzo decisero di portare nuova linfa e nuove energie in questo posto.
Dei 120 ettari di proprietà attualmente 53 sono vitati. La giacitura è collinare, intorno ai 180 metri sul livello del mare. I terreni sono di medio impasto con buona presenza di argilla.
I vigneti, divisi in tre appezzamenti principali nei pressi della Villa, godono di diverse esposizioni, da Sud a Nord, da Est a Ovest. La superfice è divisa tra Lacrima e Verdicchio, con impianti che hanno dai 35 ai 10 anni.
Nel ‘99 abbiamo poi impiantato pochi ettari di altre varietà tra le quali Montepulciano, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, che vinifichiamo per il nostro rosso I.G.T.
Come sistema di allevamento utilizziamo prevalentemente Guyot.
Pratichiamo un’agricoltura a basso impatto ambientale, non usiamo acqua per irrigare, limitiamo i trattamenti allo stretto necessario per garantire un equilibrio della pianta e del suolo e scegliamo prodotti a basso dosaggio e a basso impatto.
Il risultato di questa filosofia dà vita a circa 220.000 bottiglie, suddivise in dieci etichette: tra queste spiccano il Lacrima di Morro d’Alba DOC “Orgiolo”, il Marche Rosso IGT “Donderé” e il famosissimo Verdicchio dei Castelli di Jesi, declinato in versione classico, superiore e riserva, con il “Salmariano”.
Bottiglie eleganti e raffinate, che ogni anno riscuotono il successo della critica nazionale, come testimoniano i prestigiosi premi assegnati da Bibenda e dal Gambero Rosso: il futuro della Marotti Campi si presenta quanto mai radioso e ricco di grandi soddisfazioni.
Poeti e viaggiatori raccontano delle Marche e della sua bellezza pacata, gentile e diffusa, del suo paesaggio nel quale antichi borghi collinari e campi coltivati si integrano con armonia in un susseguirsi di colli che dai monti vanno al mare, la vera campagna Italiana.
Morro d’Alba è uno dei Castelli di Jesi sorto attorno al 1000 come avamposto militare famoso per il suo camminamento di ronda detto La Scarpa. Su questi dolci colline incorniciate dall’Appennino e dal vicino mare Adriatico, la contrada Sant’Amico era già un insediamento in epoca romana, sulla strada che collega Jesi alla città costiera di Senigallia.
Sono terre fertili e generose, da sempre vocate all’agricoltura, al centro delle due D.O.C. che meglio esprimono il legame unico tra la vite, il territorio, i suoi uomini e la storia: Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico ed il Lacrima di Morro d’Alba DOC.