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Una storia fatta di ingredienti buoni e di persone che sognano!
Gustare la crescia marchigiana è “assaggiare” anche il nostro modo di vivere: semplice, genuino,
dove il tempo è dilatato e per questo motivo ogni attimo è goduto a pieno!
Le nostre cresce, gustale ed amale tutte!
La Bolla è tradizione, fantasia, gusto e felicità: è la crescia che rallegra il palato, conforta lo stomaco e scalda il cuore.
Il nostro nome: perché La Bolla? Non lo abbiamo inventato, in pratica lo abbiamo scoperto, era già lì. L’impasto leggero e ben lievitato forma delle bolle nell’aleveolatura.
La Bolla è inoltre assonante al cognome dello chef: Giorgio Bolletta.
Giorgio è l’ideatore dell’azienda, e della struttura della crescia, e Bolla è proprio il soprannome scherzoso che gli danno i suoi amici.
Gustare la nostra crescia è un qualcosa che va oltre il mangiare un ottimo cibo.
Vision: rendere la Crescia Marchigiana popolare in tutto il mondo come eccellenza italiana.
Mission: siamo un’azienda determinata nel preservare l’artigianalità e l’eccellenza alimentare italiana.
Ci teniamo strette le nostre radici ma guardiamo sempre al futuro, perché siamo curiosi, e investiamo costantemente nella ricerca e nella sostenibilità.
Rotonda, con l'orlo spezzettato e con fossette sulla superficie (che hanno la funzione di trattenere meglio l'olio), si condisce con olio, sale, cipolla o rosmarino.
Alcune varianti storiche prevedono l'uso nell'impasto di strutto e ciccioli di maiale (detti anche "grasselli" o "sgriscioli"), e la sostituzione della farina di grano con quella di granoturco.
Cotta in forno o sulla griglia e poi farcita con salumi: prosciutto ma anche “ciauscolo” (tipico salame marchigiano) ed erbe di campo, dette anche “grugni”, strascinate in padella il suo sapore sarà ancora più speciale.
Il nome di crescia indica alcuni tipi di focaccia diffusi nella regione Marche. Abbiamo notizie della crescia, già dalla fine del IV secolo: era il pane in uso presso l'esercito bizantino, di stanza per secoli in Romagna, nel nord delle Marche (Pentapoli), e nella valle umbra attraversata dalla via Flaminia.
In tempi più recenti, queste cresce, molto nutrienti, erano destinate ai contadini per ritemprarsi dalle dure fatiche dei campi.
A metà tra la pizza e la piadina la crescia è tipica delle zone dell’entroterra dall’anconetano al maceratese.
Dal cuore che ama la crescia alle mani che stendono l’impasto, dal mattone refrattario che cuoce con saggezza a te che gusti il nostro prodotto.
Ogni giorno mentre impastiamo coltiviamo il sogno di mantenere giovani le tradizioni gastronomiche della nostra terra utilizzando specifiche materie prime certificate e di qualità per darti una crescia che renda i tuoi pasti leggeri e appetitosi.
L'impasto preparato con cura e amore, senza l'impiego di alcun prodotto chimico e conservante, viene lasciato lievitare in modo naturale per almeno 12 ore: questo rende la nostra crescia altamente digeribile e leggera.
Rigorosamente lavorata a mano, una ad una, e stesa con la sola pressione dei polpastrelli, è cotta in forno a legna su pietra refrattaria, utilizzando legname di quercia e faggio.
Lo chef Giorgio Bolletta ed il suo staff, ci donano quotidianamente prodotti genuini e salubri, di ottima qualità.
La nostra Terra. Siamo orgogliosi di vivere e produrre la nostra crescia nelle Marche, amiamo questa Regione e i suoi personaggi illustri.
Una terra di grandi pittori, compositori, poeti e tenori che ha dato i natali a uomini e donne forti, determinati, talentuosi e intelligenti che, nei secoli, si sono contraddistinti in vari campi.
La terra e la tradizione ci donano quotidianamente prodotti genuini, salubri e di ottima qualità. Sarà merito dell’aria pura delle colline marchigiane o della brezza del mare Adriatico?
Una cosa è certa: siamo grati di essere nati qui.