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messa a servizio del cliente e per cercare di salvaguardare le tradizioni e la storia del Verdicchio
Il podere dove oggi si trova il vigneto, venne acquistato da Fernando Procaccini nel 1958.
Il terreno mostrava solo alcuni filari, denominati lacciate, distanti l'uno dall'altro circa 15 mt. immersi in distese di grano.
L'interesse per il settore agricolo e la sua particolare attenzione per il Verdicchio lo spinsero a realizzare il primo ettaro di vigneto.
In esso predonimava il verdicchio fra minime quantità di Trebbiano e Malvasia, gli allora Disciplinari.
L'acquisizione della proprietà, il legame alla famiglia, al territorio e l'amore per lo stesso vigneto hanno indotto Rosanna a dedicarsi esclusivamente al vigneto, ricordando quando bambina trascorreva diverso tempo tra piante di vite, potature, trattamenti, pigiature.
Nel tempo si è provveduto, utilizzando i moderni sistemi di allevamento della viticultura, all'estirpazione di parte del vigneto esistente e al suo rimpianto.
Il vigneto, Verdicchio eminente autoctono, in tale zona matura le uve in modo ottimale su terreno inerbito per la salvaguardia della biodiversità.
Le uve sono il risultato di un attenta conduzione da parte del viticoltore il quale esegue le migliori tecniche su istruzioni dell’agronomo.
In cantina l’enologo opera mantenendo inalterato il patrimonio composito delle uve.
Vigneto Fernando Alberto, posto all’interno della catena Appenninica Umbro-Marchigiana in corrispondenza della porzione del bacino Marchigiano interno, è situato nel comune di Matelica, in una terra quasi nascosta , e forse questo la impreziosisce ancor di più insieme al fatto che è l’unica vallata (di grandi dimensioni) disposta Nord-Sud.
In particolare, il vigneto si estende lungo il versante occidentale di un dolce rilievo collinare dove si rileva la presenza di rocce sedimentarie, di origine marina, di età miocenica. In superficie si presentano molto alterate, sono formate da alternanza di strati di sabbia di colore giallastro a cui si intercalano sottili strati di argilla di colore grigiastro, sovra consolidata.
Il vigneto, Verdicchio eminente autoctono, in tale zona matura le uve in modo ottimale su terreno inerbito per la salvaguardia della biodiversità.
Il territorio del Verdicchio di Matelica si candida a Patrimonio Mondiale dell'Umanità.