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una piccola realtà artigianale incastonata nelle dolci colline dei Castelli di Jesi
Ca’Liptra è una piccola realtà nel mondo vinicolo fondata nel 2012.
La caliptra è un apparato del fiore della vite che, come un cappuccio, protegge e racchiude l'infiorescenza fino all'avvenuta fioritura per poi staccarsi dal fiore.
L’azienda conduce in biologico vecchi vigneti recuperati e in parte rinnovati.
Essi hanno diverse esposizioni, suoli, altitudini - tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare - ed un’età media di circa 40 anni.
Data la loro età, risulta molto importante una gestione del vigneto tale da garantire il giusto equilibrio tra produzione e sopravvivenza delle piante.
Le vigne sono inerbite e vengono trattate esclusivamente con rame e zolfo, evitando ogni intervento con prodotti di sintesi.
Non si effettuano concimazioni e viene praticato il sovescio. I lavori in campagna seguono il ritmo delle stagioni, vengono svolti manualmente e, durante la vendemmia, le uve vengono raccolte in piccole cassette.
La valorizzazione e il rispetto del territorio sono al centro degli obiettivi dell’azienda, che si diletta nello sperimentare nuovi metodi di vinificazione dei mosti e affinamento dei vini.
Le fermentazioni sono spontanee, senza aggiunta di coadiuvanti e/o additivi. Non vengono inoltre usate tecniche invasive.
Tutte le parcelle vengono vinificate separatamente, per comprendere ancora di più in profondità le caratteristiche di ogni singolo terroir e con il preciso scopo di creare un’ampia variabilità, altimetrica, pedologica e microclimatica.
Il vino riposa sulle fecce di fine fermentazione fino alla sua completa maturità, affinando in vasche di cemento e acciaio o in piccoli contenitori di legno come barrique e tonneau.
Sapidità, acidità e mineralità.
Questo è il filo conduttore che unisce i vini prodotti, specchio del territorio dal quale provengono.
Ne derivano vini dall’incredibile eleganza e longevità.
Siamo in contrada S. Michele un anfiteatro naturale, in un susseguirsi di vigneti adagiati su dolci colline, alle porte di Cupramontana, il cui nome deriva dalla dea Cupra, la dea della fertilità adorata dalla popolazione preromana dei Piceni.
Un borgo situato nel cuore delle Regione Marche a 505 metri sul livello del mare, è la capitale storica del Verdicchio.
Alte sono le concentrazioni di argille, marne e gesso, minore è la presenza dell’arenaria, concentrata principalmente nella parte alta del cru.
Il suolo e il clima di questa zona da sempre sono ritagliati su misura per la coltivazione della vite.
Indubbiamente è la zona più calda di Cupramontana con esposizioni a pieno sole, da sud a sud-est, e una soffice brezza proveniente dal mare Adriatico accarezza e rinfresca le sue ripide colline.