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È la vigna il cuore di tutto

Ci fa dannare e gioire, ma è là dentro che passiamo buona parte del nostro tempo.

Cerchiamo di assecondarla, di far venir fuori la sua personalità, senza stress inutili. 

È la vigna il cuore di tutto
Andrea Felici

Da generazioni curiamo le nostre vigne con tutto l’amore del mondo.

Cerchiamo di fare vini veri, che raccontino la nostra splendida terra ed anche un po’ di noi, della nostra passione e della testardaggine che ci ha portato a fare tanti sacrifici e qualche rinuncia pur di andare avanti per cercare di trarre sempre il meglio dai nostri dieci ettari di vigneto.

Sembra che ci stiamo riuscendo, finalmente. La critica parla bene di noi ed i nostri vini sono presenti in tanti ristoranti importanti.

Ma la strada è ancora lunga, lo sappiamo. E per questo continuiamo a fare ogni anno un piccolo passo in avanti, perché é il Verdicchio, il più grande vitigno bianco del mondo, che ce lo impone.

È la vigna il cuore di tutto.  

Raccogliamo rigorosamente a mano, in piccole cassette, e vinifichiamo nel giro di poche ore.

Produciamo solo due vini un Cru e una Cuvee. Il Cantico della Figura è il nostro Cru e proviene dall’omonimo vigneto, uno dei più importanti dell’azienda. Mentre la nostra Cuvée Andrea Felici è l’assemblaggio dei diversi vigneti dell’azienda.
Facciamo maturare i vini in contenitori di cemento vetrificato ed acciaio, per un periodo molto superiore a quello previsto dal disciplinare.
Il nostro obbiettivo è presentare vini di alta qualità con caratteristiche di longevità, tipicità e personalità, che portino il consumatore all’attenzione sensoriale e alla riflessione, ripagandolo non solo col piacere, ma anche con l’emozione.

Come risultato: vini splendidi da bere subito, ma altrettanto straordinari se aperti dopo qualche anno, quando il percorso evolutivo avrà raggiunto il suo apice.

Il Verdicchio, il Re dei Bianchi, il Rosso travestito da Bianco

Le sue origini si perdono nei secoli, ma convergono poi nell’unica terra nella quale riesce a dare sempre il meglio di sé.

È un vitigno forte, vigoroso, con una maturazione abbastanza tardiva, amante delle posizioni collinari ben esposte e dei suoli argilloso-calcarei, meglio se non molto siccitosi.
Ha un’ottima capacità di sintesi zuccherina ed un buon mantenimento dell’acidità, anche nelle annate molto calde, grazie all’andamento della maturazione, che è sempre lento e progressivo.
È riconoscibile come pochi, con i suoi toni verdi ed i profumi a volte quasi salmastri, con le potenti note minerali ed i suoi fondi ammandorlati, con una rara capacità di sostenere con grandi risultati anche lunghi affinamenti in bottiglia.

Il Verdicchio sa dare il meglio di sé solo nelle Marche, tra l’Adriatico e l’Appennino, in valli ora strette, ora dolci, sempre percorse da correnti d’aria, ad altezze sul mare anche considerevoli, con straordinarie escursioni termiche.

Il territorio di Apiro ne rappresenta la massima espressione, su una collina ai piedi del Monte San Vicino (m1479), ad un altitudine di 516 m/slm, con poco più di 1500 anime.
Il panorama è magnifico, con una verde vallata dalle sponde molto inclinate, ricoperte da splendide macchie di bosco e vigneto, cesellata dalle alte cime del Gran Sasso e della Maiella che si stagliano verso l’orizzonte, a sud, e dalla vetta del Monte Catria, a nord.Il clima è caldo e temperato con una piovosità significativa durante tutto l’anno.

La temperatura media è circa di 13 gradi e il valore medio annuale di piovosità è di 860 ml. con continue correnti d’aria tutto l’anno e poderose escurzioni termiche estive ed autunnali.

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