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che scorre nelle mie vene fin da quando ero bambino. Una vera e propria passione che è cresciuta giorno dopo giorno e che non poteva più essere relegata ai soli momenti di svago.
Il mio mondo è circondato di rituali, di attese, ma anche di creatività, energia, curiosità e di tanto coraggio.
Eh sì, perché i nostri vini sono spesso il risultato di ricerche innovative e sperimentali… ma per avere successo bisogna creare sempre qualcosa in più degli altri!
E io di idee ne ho ancora tante, perché per me il mio lavoro è prima di tutto passione e divertimento ed è per questo che mi ritengo una persona molto fortunata...
La passione, unita al rispetto della terra e alla voglia di innovare sono le basi sulle quali abbiamo deciso di improntare la nostra azienda. Ogni vendemmia è un esame importante per quanto riguarda la vita delle nostre uve e delle nostre terre. Quello che ci prefiggiamo, anno dopo anno, è migliorare lo standard qualitativo della materia prima, tenendo conto della tradizione e della storia del terreno ma applicando allo stesso tempo nuovi concetti di produzione, attraverso la pratica del diradamento e una cura maniacale della sanità delle uve. Non è però merito nostro il paesaggio che ne deriva… è il vino stesso a perfezionarne continuamente i dettagli.
L’ azienda Santa Barbara si è posta fin dall’inizio della sua attività due obiettivi: il rilancio delle uve autoctone, Verdicchio e Montepulciano, e la creazione di vini di "gusto internazionale" che avessero originalità e grande personalità.
Il compito che ci si è imposti non è certamente dei più facili, ma il vino richiede coraggio unito ad una punta di incoscienza.
Ancora oggi a chi mi chiede “qual è il tuo segreto?” io rispondo “fare il vino che piace prima di tutto a me, un vino da bevitore”. Chi mi conosce sa che i miei vini nascono davvero così. In molti mi hanno definito “un vignaiolo visionario ed eclettico, alla perenne ricerca della compiutezza stilistica”. Mi riconosco molto in queste parole perché, ieri come oggi, riassumono perfettamente la mia filosofia.
E’ così che infatti mi sono approcciato al mondo del vino, lanciando la linea Pignocco, prodotta sia con uve bianche che rosse, con la quale ho sancito di fatto il mio passaggio da bancario a vignaiolo. Con il Pignocco, che ancora oggi rappresenta una fetta importante del nostro mercato, ho trasformato la cantina sociale di famiglia nell’attuale azienda vinicola Santa Barbara, e da qui sono poi partite tante nuove avventure e sperimentazioni vinicole delle quali vado molto orgoglioso.
Le principali uve a bacca bianca, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, vengono coltivate con il sistema guyot, mentre per le uve a bacca rossa, come il Montepulciano, il Sangiovese, il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon viene utilizzato il sistema a cordone speronato.
Per completare ed arricchire ulteriormente la produzione sono state sperimentate nuove lavorazioni e collaborazioni dalle quali sono nate una selezione di vini dolci e distillati.
I nostri vigneti, tra i 25 e i 40 anni, sono distribuiti su 45 ettari di terreno lungo le sinuose colline che dal comune di Barbara attraversano Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia fino ad arrivare a Morro D’Alba e Cupramontana.
La particolarità di queste zone sono i terreni argillosi e ricchi d’acqua che sorgono in una fascia di terra racchiusa tra il Mare Adriatico, a est, e la catena degli Appennini, ad ovest. Le lavorazioni, che iniziano a gennaio e proseguono fino ad ottobre, vengono svolte ancora a mano, sotto l’attenta guida di rinomati tecnici ed esperti contadini.
L’Azienda si è posta fin dall’inizio della sua attività due obiettivi: il rilancio delle uve autoctone, Verdicchio Castelli di Jesi, Montepulciano e Lacrima di Morro d’Alba, e la creazione di vini dal “gusto internazionale” che abbiano originalità e grande personalità come il Merlot, il Syrah e il Cabernet Sauvignon.
La passione, unita al rispetto della terra e alla voglia di innovare.
Ogni vendemmia è un esame importante per quanto riguarda la vita delle nostre uve e delle nostre terre. Anno dopo anno, migliorare lo standard qualitativo delle uve, tenendo conto della tradizione e della storia del terreno.
Non è però merito nostro il paesaggio che ne deriva… è il vino stesso a perfezionarne continuamente i dettagli. Così, ogni giorno, non ci stanchiamo mai di ammirare le nostre terre e di innamorarci delle nostre uve.
E’ per noi un privilegio lavorare in questi luoghi, ed è quindi per noi un dovere trasmettere l’essenza di questa terra e la qualità del nostro lavoro nelle 900.000 bottiglie che ogni anno vengono prodotte