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Una piccola cantina che nei suoi pochi anni di produzione vanta il raggiungimento di mete di grande rilievo in campo enologico.
Il vanto della Tenuta Spinelli è senza ombra di dubbio il territorio d’eccellenza dove nasce il suo Pecorino.
Seguitando per Castignano in direzione Rotella alzando lo sguardo si scorge un monte, l’Ascensione. Ai suoi piedi sorge un posto letteralmente surreale: Montemisio.
Un luogo ricco di storia. Qui sorgeva uno fra i più grandi boschi dell’Ascensione e grazie ad essi si poteva collocare, ai tempi, il comune di Rotella. A seguito della scelta di costruire l’autostrada adriatica gran parte delle meravigliose querce che vi abitavano vennero smantellate. Tutte tranne una che, grazie all’audacia dei contadini del luogo, oggi ombreggia il meraviglioso santuario.
Alle porte del santuario, Simone Spinelli, giovane, ambizioso e pieno di fiducia verso se stesso e un vitigno autoctono, decide di impiantare pochi ettari di Pecorino. Fu la sua fortuna!
La natura della terra che accoglie il vigneto si riflette nel vino Pecorino. La terra rossa, sassosa e fresca, l’altitudine (550 m.s.l.m.), l’escursione termica a cui il luogo è sottoposto e forse un atmosfera magica si ritrovano in Artemisia, uno dei capostipite della scuola tutta nerbo e grinta del Pecorino.
Simone da al suo Pecorino il nome di Artemisia in memoria di Artemide, dea della caccia e dei campi, in quanto secoli fa in questo luogo sacro era presente un tempio pagano dedicato proprio alla dea.