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La Storia dei Vincisgrassi: un viaggio tra sapori e tradizioni

La Storia dei Vincisgrassi: un viaggio tra sapori e tradizioni
Venerdì 23 Agosto 2024

I vincisgrassi, uno dei simboli della tipica cucina maceratese, anzi di tutta la cucina marchigiana, sono un primo piatto importante delle festività e delle grandi occasioni, presenti nelle tavole marchigiane da natale a ferragosto.

Ogni ristorante, cuoco o nonna che si rispetti ha la sua ricetta personale, con i suoi segreti tramandati di generazione in generazione e se provate a chiedere la ricetta in due posti diversi, difficilmente vi risponderanno allo stesso modo!

Spesso quando se ne parla vengono definiti come “le lasagne marchigiane”, ma in realtà le similitudini con le lasagne emiliane sono solo nella forma. 

Ecco qui le 5 differenze principali tra i due piatti. 

- Ragù: quello della lasagna è fatto solo di carne macinata, a differenza di quello dei vincisgrassi che è fatto di carne tagliata grossolanamnte e contiene anche le "regaglie": le interiora di pollo.

- Besciamella: nei vincisgrassi è meno liquida rispetto a quella usata per le lasagne. 

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- Strati: i vincisgrassi devono averne almeno 7.

- Spezie: nel piatto marchigiano è molto importante la presenza di chiodi di garofano e noce moscata. 

- Vino cotto: a volte usato nell'impasto dei vincisgrassi. 

Ma da dove arrivano i vincisgrassi?

La prima testimonianza scritta di questo piatto risale intorno al 1776, quando il celebre cuoco Antonio Nebbia ne tramandò la ricetta all’interno de “Il cuoco maceratese”, con il nome di “Princisgras”, che vuol dire “Grasso dei Principi” e stava a indicare la grassezza del piatto e la sontuosità dei suoi ingredienti, infatti la ricetta sembrerebbe essere una variante “in bianco” conditi con prosciutto cotto e tartufo. 

L’evoluzione nella sua variante “rossa” è quella che, secondo la tradizione, fu servita nel 1799, al genrale austriaco Alfred von Windisch-Graetz, per ringraziarlo della liberazione di Ancona dalle truppe napoleoniche. Il generale avrebbe apprezzato molto il piatto, a cui venne dedicato il nome, passando da Princisgras a Vincisgrassi; in altre parole, il nome “Vincisgrassi” potrebbe essere una versione italiana del suo cognome, Windisch-Graetz.

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